Cenni Storici
Il paese si trova adagiato come un vecchio castello medioevale sulla cima di una collina ad un altezza di circa 350 m, s'affaccia sullo scenario limpido del mar Jonio nel Golfo di Squillace tra Copanello e Soverato, è riconoscibile a distanza dai due campanili paralleli ed alti della Chiesa Parrocchiale che sovrasta l'intero abitato.
Si narra che
Montepaone sorgesse nell'odierna "contrada Runci", a
metà strada tra Montepaone e Montepaone Lido; proprio qui si
trovano degli antichi ruderi del monastero di San Nicola. Non si
sa con certezza quale sia la data di fondazione di
"Aurunco" ma si formulano alcune ipotesi, probabilmente
vere, che vogliono "Aurunco" fondata dalla popolazione
degli Aurunci Laziali arrivati fin qui e stanziatisi nella piana
compresa tra Montepaone Lido e Pietragrande, accanto alla piana
di Sajnaro o Sanguinario (confinante, a sud, con il torrente
Beltrame). Qui si affrontarono, in una sanguinosa battaglia,
Annibale e i consoli romani Marco Claudio Marcello e Tito Quinzio
Crispino durante la seconda guerra punica.
Lo storico Giovanni Domenico Tassone ci porta notizia di un
documento nel quale si parla dei
beni attribuiti alla Certosa di Serra San Bruno e afferma che:
"Quel casale, ossia la terra di Monte Pavone, un tempo
Arunco fu dato in successione e che in seguito gli abitanti si
trasferirono in un luogo più elevato per difendersi dalle
incursioni dei Turchi".
Altre testimonianze ci vengono dalle scritture del poeta Giovanni
Fiore che scrive: "Un uomo vecchio, qual vantava un'età
d'anni cento fece una deposizione al Regio Fisco nella quale
affermava che l'oggidì Monte Pavone fosse l'antico Arunco"
Di Montepaone con il suo nome attuale si comincia ad avere
notizia a partire dall'anno 1094 quando il conte Ruggero il
Normanno cedette al monastero di Santo Stefano del Bosco tre
villaggi: Arunco, l'odierno Montepaone, Montauro ed Olibano,
l'odierna Gasperina.
Da questo momento in poi si sentirà parlare sempre di Montepaone
e non più di Aurunco o Monte Pavone.
Interessante per determinare la veridicità della storia di
Annibale, potrebbe essere il ritrovamento, nell'ottobre 1951 dopo
un alluvione in una voragine apertasi nel letto del fiume Grizzo,
una grande anfora d'argilla contenente un teschio umano
appartenente ad un uomo importante ucciso in battaglia e decorato
all'onore militare.
Gli storici del periodo pensarono che il teschio fosse quello del
console Marcello. Naturalmente è difficile stabilire quale sia
la verità a tutti gli effetti; sappiamo però che i soldati
romani chiamavano il fiume Grizzo "milites" (soldato)
perchè qui erano rimasti uccisi molti loro compagni, chissà se
fra questi c'era anche il console Marcello.
Montepaone Lido ancora oggi conserva, sulla SS. 106, la parte di
una colonna che testimonia la battaglia avvenuta.
Nel 1594 Montepaone, come Ardore e Bovalino, subì un'incursione
da parte dei Saraceni di Sinan Bascià Cicala che, convertitosi
all'Islam, sottopose a ferro e fuoco molti paesi sulla costa
ionica. Si racconta che i Saraceni, oltre a commettere razzie e
distruggere tutto, rubarono la campana della chiesa matrice,un
racconto tramandato oralmente narra che la galea una volta
caricata la campana, levò l'ancora e fatti circa 100 m. si
inabissò; c'è anche qualche subacqueo che dice di averla
intravista nella zona di Calalunga.
Oltre che dai saccheggi, Montepaone venne sconvolto da svariati
terremoti: del 5 novembre 1659 e del 5 e 7 febbraio 1783. Durante
il terremoto del 5 novebre vennero distrutte svariate abitazioni
e anche parte della chiesa: per la ricostruzione si creò una
catena umana di circa 7 Km. che dal mare, tramite il passaggio di
braccia in braccia si riuscirono a portare le pietre necessarie
fin su in paese. Il più importante terremoto avvenne l'otto
marzo 1783 durante il quale si verificò anche un maremoto, che
durò tutta la notte, seguito da una scossa sentita su tutto il
litorale; a Montepaone non ci furono nè vittime nè danni, pare
che la popolazione avesse fatto voto alla Madonna Immacolata; da
allora l'Amministrazione comunale si impegò a finanziare i
festeggiamenti della Madre di Gesù che si svolgono l' 8 Marzo di
ogni anno in ricorrenza del prodigioso evento.
Agli inizi del 1800 ci fu la breve parentesi della Repubblica Partenopea e Montepaone venne dichiarata Comune nel cantone di Catanzaro.
Lartigianato è presente con la lavorazione di canestri e crivelli di vimini. Il patrimonio zootecnico è costituito da animali ovini e bovini. Nel territorio si trovano varie sorgenti ferriginose, ed in passato si allevava il baco da seta e vi si tesseva la stessa.
Tutto ciò che è stato evidenziato in questa pagina è solo un accenno di una serie di eventi avvenuti nel nostro Paese, in campo culturale, storico e sociale.